Come posso avere una buona performance?
Capita in diverse esperienze che facciamo per la prima volta nella vita (come provare un nuovo sport) di provare la sensazione di “essere sotto esame”. Lo stesso avviene anche per le prime esperienze sessuali (e non solo con la prima in assoluto!). Questo perché l’idea che abbiamo del sesso è spesso legata a cercare di soddisfare quello che l’altro/a si aspetta da noi (o quello che noi pensiamo si aspetti!) oppure pensiamo che dalla nostra “performance” dipenda il fatto di essere lasciati/e, traditi/e o valutati/e. Vivere le esperienze con l’idea che tutto dovrà andare come ce lo immaginiamo ci fa perdere l’opportunità di “essere concentrati” su quello che stiamo vivendo e sul piacere di farlo. In questo modo il corpo può smettere di “sentire” e le emozioni possono essere assenti o contrastanti. Quindi: non aspettiamoci di “saper fare” tutto quello che ci viene in mente o che vorremmo fare, lasciamoci guidare dalla curiosità e da quello che ci suggeriscono le emozioni dell’altro, ricordando anche che è il tempo a costruire la nostra esperienza e “capacità”!
Le dimensioni del pene sono importanti?
Moltissimi ragazzi hanno dubbi e preoccupazioni circa le misure del loro pene… Alla base di questa preoccupazione c’è il timore di sentirsi inadeguati, secondo lo stereotipo per cui la virilità è direttamente proporzionale alla grandezza del pene. In genere, l’esperienza mostra che tale angoscia è del tutto immotivata. La possibilità di avere un rapporto sessuale soddisfacente non ha nulla a che fare con le dimensioni degli organi genitali. L’anatomia femminile è strutturata in modo tale che le dimensioni del pene non siano fondamentali per la soddisfazione sessuale e il raggiungimento dell’orgasmo: le parti genitali femminili più sensibili alla stimolazione nel corso del rapporto, infatti, sono le parti esterne, cioè le piccole e le grandi labbra, il clitoride ed il terzo esterno della vagina. Ciò significa che qualunque pene è in grado di raggiungerle e stimolarle adeguatamente. Fondamentale, e non solo per verificare la normalità degli organi genitali ma anche in un’ottica di prevenzione, rimane una visita dall’andrologo, specialista in grado di fornire tante risposte!
Se non riesco a fargli/farle raggiungere l’orgasmo, vuol dire che non sono bravo/a?
Le difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo possono essere legate sia a difficoltà personali nel lasciarsi andare, sia ad aspetti più pratici dell’attività sessuale e altre variabili della relazione. Spesso tendiamo a pensare che ogni rapporto debba terminare con un orgasmo per poter essere sicuri che l’altro/a si senta soddisfatto/a. In realtà la soddisfazione sessuale non dipende solo dal raggiungimento dell’orgasmo: tanti altri fattori sono importanti, ad esempio la vicinanza fisica, la presenza o meno di preliminari, la conoscenza del nostro corpo e di quello dell’altro e quindi le modalità con cui si fanno carezze e si dà piacere. Per sentirci sicuri è importante chiedere apertamente cosa piace al/alla partner, senza pretendere da noi stessi di dover conoscere a priori il corpo dell’altro. Ogni persona è diversa, perciò qualcosa che piaceva particolarmente ad un/a partner precedente può piacere di meno al/alla nuovo/a e noi non abbiamo poteri magici che ci permettono di saperlo in anticipo. Chiedere di essere guidati nella scoperta di un nuovo corpo è indice di maturità sessuale, può rassicurarci sulla nostra abilità nel dare piacere e facilitare l’altro/a nel lasciarsi andare completamente durante il rapporto.
E se faccio una figuraccia?
Un’emozione dominante in tema di primi rapporti sessuali è l’ansia e può provocare conseguenze spiacevoli sia nel ragazzo che nella ragazza. Nel ragazzo questa può
causare la perdita di erezione o un’eiaculazione precoce, mentre nella ragazza può portare ad una difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Di fatto, però, parlare di disfunzioni sessuali a questa età è errato. Molto spesso questi disagi si risolvono con una corretta educazione sessuale. È importante darsi il tempo di esplorare e di non giudicare in base alla prima esperienza. Il piacere provato può trarre ancora più beneficio dalla maggiore confidenza che si stabilisce con l’altro/a e dalla conoscenza migliore di se stessi. Ad ogni modo, scegliere la persona con cui avere la prima esperienza può anche aiutare a non sentirsi troppo a disagio nel caso in cui dovesse capitare qualcosa che non ci eravamo proprio immaginati andasse così.