Cosa fare?
Se si ha avuto un rapporto sessuale “a rischio” è possibile far uso della contraccezione di emergenza. Ma prima di tutto vediamo quando un rapporto è da considerare “a rischio”.
Quando un rapporto è da considerarsi a rischio?
Prima di tutto parliamo di rischio di incorrere in gravidanze indesiderate e non di contrarre IST (in quei casi non abbiamo una contraccezione di emergenza!). Rientrano in questa categoria tutti i rapporti in cui non si è utilizzata una copertura contraccettiva e quindi:
- rapporti penetrativi completi (con eiaculazione in vagina);
- rapporti penetrativi in cui si è usato il coito interrotto (rapporto penetrativo completo ma senza eiaculazione in vagina);
- petting o masturbazione reciproca in cui, anche se non c’è stato un rapporto completo, il liquido seminale è entrato in contatto con i genitali femminili (ad es. attraverso le mani “sporche”).
Inoltre, rientrano anche i rapporti penetrativi in cui si è usato un contraccettivo, ma in cui c’è stato un malfunzionamento dello stesso.
- in caso di rottura del preservativo o quando ci si accorge che è stato indossato male,
- quando l’anello contraccettivo è stato espulso o il cerotto si è staccato, o non sono stati rimesso dopo la pausa di 7 giorni;
- nel caso di dimenticanze nell’assunzione della pillola o nel caso in cui si siano verificati episodi di diarrea o vomito dopo averla assunta.
Quando si usa?
La contraccezione d’emergenza non è una contraccezione abituale, ma è una contraccezione occasionale, di “riparo” e per l’appunto d’emergenza. Va bene per risolvere il problema del momento, ma non è uno strumento che possiamo usare sempre. È un farmaco che comporta delle ripercussioni sul nostro corpo ed è bene che non se ne abusi; ad esempio non è indicato che una volta assunto, lo si assuma nuovamente il mese successivo. È importante che ci sia cautela e che si utilizzino gli strumenti per prevenire il rischio prima di trovarsi nuovamente nella situazione di difficoltà.
Come funziona?
I farmaci agiscono spostando l’ovulazione in avanti di qualche giorno, consentendo così al cosiddetto rapporto a rischio di non essere fecondante.
Quali sono i tipi in commercio?
Esistono due tipi di contraccezione d’emergenza:
- Pillola del giorno dopo: agisce fino a 72 ore (3 giorni) dopo il rapporto;
- pillola dei 5 giorni dopo: più efficace, in commercio da poco, che agisce fino a 120 ore (5 giorni) dopo il rapporto.
Come fare per procurarsela?
Per ottenerne una, se si è minorenni, è necessaria la prescrizione del medico, per cui in caso di necessità bisogna rivolgersi ad un consultorio, al proprio ginecologo, o al medico di famiglia con il quale valutare la necessità di assumerla e le eventuali controindicazioni. Al medico andrà raccontato onestamente che cosa è che ci ha fatto preoccupare e cosa sia accaduto che possa essere considerato A RISCHIO. È importante raccontare attentamente tutti gli eventi, in modo che il medico possa essere in grado di aiutarci al meglio, conoscendo tutti i fatti. Per i maggiorenni, invece, non c’è obbligo di ricetta e la pillola può essere acquistata direttamente in farmacia. Tuttavia, è pur sempre preferibile potersi rivolgere ad un medico con cui affrontare il discorso prima di assumerla.
Info utili
- vanno assunte il prima possibile dopo il rapporto a rischio in quanto hanno efficacia entro l’intervallo di ore specificato sopra;
- sebbene siano molto efficaci, non prevengono la gravidanza in ogni circostanza. Infatti, se dopo averla assunta si verifica un ritardo di oltre 5 giorni sul proprio ciclo mestruale è necessario fare un test di gravidanza;
- non possono interrompere una gravidanza in atto; quindi non sono efficaci quando è già avvenuto l’incontro tra i gameti (spermatozoo e ovulo);
- non sono efficaci su eventuali rapporti sessuali non protetti avvenuti dopo l’assunzione;
- non sono pillole abortive.
Effetti collaterali
Tra i più comuni troviamo nausea, vomito, cefalea, astenia, dolore del basso addome, abbondanza del ciclo mestruale o ritardo dello stesso. I sintomi variano molto da persona a persona.